StarkVital Nr. 32

In qualità di redattore della rivista StarkVital, ho utilizzato ChatGPT per la prima volta il 13 luglio 2023 e ne sono rimasto davvero sorpreso.

LA MIA DOMANDA a ChatGPT: Stimolazione magnetica funzionale per l’allenamento del pavimento pelvico: A cosa servono le diverse frequenze e quale effetto hanno a livello fisico sul pavimento pelvico? Nell’allenamento della forza, lo stimolo rimane praticamente costante. Perché è diverso per il pavimento pelvico? RISPOSTA di ChatGPT: La stimolazione magnetica funzionale (FMS) è un metodo che utilizza impulsi magnetici per stimolare ed esercitare il pavi mento pelvico. Vengono utilizzate frequenze diverse per ottenere effetti diversi. Le basse frequenze (ad esempio 5-10 Hz) vengono impiegate per attivare e contrarre i muscoli del pavimento pelvico. Ciò contribuisce a rafforzare i muscoli e a migliorarne la funzione. Il pavimento pelvico viene allenato e rafforzato attraverso la contrazione e il rilassamento ripetuti dei muscoli. Le frequenze più elevate (ad esempio 50-100 Hz) vengono invece utilizzate per migliorare il flusso sanguigno del pavimento pelvico. Ciò può contribuire a promuovere la rigenerazione dei tessuti e a migliorare la salute dei muscoli. Il miglioramento del flusso sanguigno può anche contribuire a ridurre il dolore nell’area del pavimento pelvico. L’uso di frequenze diverse nell’allenamento del pavimento pelvico con la FMS consente di affrontare diversi aspetti dell’allenamento muscolare. Le basse frequenze mirano alla forza e alla funzione muscolare, mentre le frequenze più alte promuovono il flusso sanguigno e la rigenerazione dei tessuti. A differenza dell’allenamento della forza, che comporta uno stimolo costante, nell’allenamento del pavimento pelvico è spesso utile impiegare frequenze diverse per raggiungere obiettivi diversi. Questo perché il pavimento pelvico è composto da diversi mu scoli che hanno funzioni diverse. Utilizzando frequenze diverse, questi muscoli possono essere sollecitati e allenati in modo mirato. Occorre ricordare che l’uso dell’FMS per l’allenamento del pavimento pelvico deve essere supervisionato da un professio nista, che per ridurre al minimo i possibili rischi garantirà che vengano impiegate le frequenze e le intensità corrette.

L'Indice di massa corporea è obsoleto

L'indice di massa corporea (IMC) esprime il rapporto tra il peso e l'altezza di una persona e segnala se un individuo è sottopeso, normopeso, sovrappeso o addirittura obeso. Si calcola dividendo il proprio peso espresso in kg per il qua-drato dell'altezza in metri. In generale, un IMC elevato segnala la presenza di un'alta percentuale di grasso corporeo. Un IMC pari o superiore a 30 indicherebbe obesità, mentre un valore compreso tra 25 e 30 denoterebbe sovrap peso. Tuttavia, questo parametro non è in grado di stimare la massa grassa o di valutare lo stato di salute di un individuo. L'IMC, infatti, non tiene conto di come è composta la massa corporea, cioè la percentuale di tessuto adi poso, massa muscolare o grandi accumuli di liquidi nel corpo. È un aspetto da non sottovalutare, dato che il tessuto muscolare è più pesante di quello adi poso. Quindi, la massa muscolare ben sviluppata può indicare erroneamente sovrappeso. Un body builder può avere lo stesso IMC troppo elevato di un soggetto con il pancione da birra. In questi casi, è consigliabile misurare anche la circonferenza addo minale. In alternativa, per determinare la percentuale di grasso corporeo si può ricorrere alla bilancia per massa grassa e magra o alla misurazione dello spes sore delle pliche cutanee (plicometria). L'IMC non è un parametro preciso All'incontro del 2023 dell' American Medical Asso ciation (AMA) a Chicago è stato presentato un nuovo rapporto, nel quale si sottolineano i limiti dell'IMC,

che non distingue tra massa magra e massa grassa, né individua le regioni specifiche del corpo in cui si trova il grasso in eccesso. Secondo l' AMA, l'IMC andrebbe impiegato tenendo conto di altri valori di rischio come pressione sanguigna, genetica, cole sterolo e ulteriori fattori metabolici. L' AMA deplora inoltre che l'IMC non contem pla le varie differenze fisiche tra individui, come tipo morfologico e co-stituzione scheletrica, o le caratteristiche demografiche come età, sesso e origine etnica. La formula, adottata nel 19° secolo, si basa unicamente su dati relativi a generazioni precedenti di popolazione bianca non ispanica, riferiti a un modello idealizzato di individuo caucasico.

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