Stark Vital Nr. 25

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Non rivelerò più la mia età

A tre anni dal mio pensionamento, mi rendo conto che la società non crede che ci siano persone oltre i 65 anni in buone condizioni fisiche. In altre parole, anziani la cui mobilità non dipende dal deambulatore o dalla sedia a rotelle. Ormai è una realtà: anche nel nostro Paese, non solo in Giappone, si conta un crescente numero di donne e uomini tra i 65 e i 90 anni, presto forse anche oltre i 100, in buona salute, dinamici, intraprendenti e che vivono ancora in modo autonomo nella propria abitazione. Qualche esperienza negativa legata all’ageismo, ossia una forma di pregiudizio e svalorizzazione in base all’età, mi ha indotto a decidere che da oggi in poi dichiarerò solo la mia età biologica di 54 anni. Sì, nei prossimi dieci anni, abbasserò intenzionalmente la mia età cronologica, e così sarà almeno fino al 2032. Ecco un esempio tratto dalla mia esperienza profes sionale: Ero interessato a un apparecchio che, durante l’allenamento muscolare, valuta scientificamente lo stato cognitivo e quello fisiologico di una persona, un prodotto particolarmente interessante per gli ultraset tantenni. Grazie a questo attrezzo per l’allenamento, unico nel suo genere, è possibile stabilire il proprio stato di salute, dimostrando di essere effettivamen te sani e in forma. Una valutazione che in un futuro prossimo potrebbe rivelarsi utile per l’assicurazione malattia - si veda il mio editoriale su SV n. 23, intito lato «Esplosione dei costi di assistenza agli anziani: la ghigliottina per i pensionati fuori forma fisica?» Mi sono quindi presentato all’azienda che commercia lizza l’attrezzo innovativo. Conversando con il diretto re, rivelo la mia età per spiegargli che a 65 anni non si è “finiti”, ci sono cittadini anziani in buona forma fisica che continuano a essere attivi nel mondo del lavoro. Sono presenti anche alcuni giovani collaboratori, che si mostrano sicuri di sé e si comportano in modo al tezzoso nei miei confronti, come se la sapessero più lunga in fatto di allenamento della forza. Come già capitato altre volte in precedenza, la loro condotta rivela che considerano i pensionati “vecchi rimbambi ti”. Com’è possibile che un uomo anziano abbia qual cosa da insegnare a persone più giovani in materia di allenamento in età avanzata? Secondo il motto: Dopo i 65 anni le conoscenze e l’esperienza di vita sono andate perse.

Rottamare gli ultrasessantacinquenni Non ha senso parlare dei propri risultati ottenuti nell’allenamento con i pesi o sulla pista di atletica. L’idea di fondo è: capelli bianchi uguale Matusalem me, ossia individuo da rottamare. Non occorre essere chiaroveggenti per intuire questa logica. Se i giovani collaboratori sorridono o addirittura ridono aperta mente quando un pensionato parla della sua forma fisica, diventa difficile fare affari dopo i 65 anni. Ai loro occhi non si è più credibili. Per evitare di rendermi ridi colo, in futuro non racconterò più nulla sulla mia con dizione fisica. Se invece dichiarerò di avere 54 anni, le aspettative cambieranno: un 54enne che opera nell’industria del fitness può (deve) essere ancora in forma. Questo esempio, tra i tanti, spiega la mia decisione di non rivelare più la mia vera età. Nei prossimi numeri riferirò ai lettori quale impatto avrà avuto questo nuovo approccio e se avrà dato i frutti sperati. Le mie cono scenze acquisite sul campo nei lunghi anni di attività sono una ricchezza e si potrebbe quindi fare tesoro dei miei consigli. Peccato che in tutto il mondo occidentale prevalgano i pregiudizi nei confronti degli anziani e che l’età avan zata venga percepita in modo negativo. In questi anni la generazione dei baby boomer sta progressivamente andando in pensione: Chi meglio di loro ha qualcosa da insegnare? Se anche voi siete visionari 65+, potete sottoporre le vostre impressioni scrivendo a info@toptenmedia. com. Mi auguro di poter contare su un’ampia rete di perso ne in buona salute e in buona forma fisica per provare: Sì, esistiamo! Abbiamo tra i 65 e i 100+ anni di età, siamo attivi e in forma. Vogliamo inoltre sostenere la riforma sanitaria 2100. A mio parere, le varie fasi della vita si suddividono come segue: 1a età 0-20 anni 2a età 21-59 anni 3a età 60-75 anni = rivista STARKVITAL60+ 4a età 76-99 anni = rivista STARKVITAL60+ 5a età 100-120 anni = rivista HEALTH TRIBUNE Jean-Pierre L. Schupp

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Una dieta ricca di proteine è di particolare importanza per gli anziani. I piselli sono una delle più antiche piante coltivate dall‘uomo, per buoni motivi. Le proteine dei piselli contribuiscono al nostro benessere e rap presentano un fondamentale elemento costitutivo per un sano sviluppo muscolare. E per di più, ci aiutano anche a perdere peso. Ordinate ora e profittate!

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STARKVITAL 60+ Nr. 25

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